venerdì 21 gennaio 2011

Deceitful (The Heart Is Deceitful Above All Things)

Questa parola esprime al meglio il concetto che ho della fotografia. La mia idea di essa. "Deceitful" sta per disonesto, ma anche per illusorio. Quale mezzo o arte (assieme al cinema che altri non è che la fotografia 24 volte al secondo), può esprimere al meglio qualcosa che esiste e al tempo stesso non esiste? Mi ricordo di un celebre aneddoto riguardante Robert Capa, che spesso cito ai miei allievi: Robert Capa, uno tra i fotografi più importanti e bravi che io ricordi, realizzò uno scatto di un miliziano ispanico durante la guerra di liberazione fascista. Essa ritrae il miliziano ferito a morte da un proiettile. La fotografia è passata alla storia, per la drammaticità di ciò che rappresenta, la guerra. Col passare degli anni si è scoperto che la fotografia era falsa. In quella zona in cui Capa aveva fotografato non c'erano state vittime. Ma la fotografia era già balzata agli onori della cronaca, decretando Capa il miglior fotografo al mondo. Il mio punto di vista non può che essere uno soltanto: sono assolutamente d'accordo con l'operato di Capa. Che importa se la fotografia è stata costruita? Che differenza c'è? La cosa più importante è il messaggio che viene dato, arriva diretto come un pugno in faccia.
Per me la fotografia non è mera rappresentazione della realtà ma un'interpretazione, più o meno manipolata, di essa. Non importa quanto, importa solo perché essa viene rappresentata in questo modo. Quale discorso si cela dietro di essa.

2 commenti:

  1. La fotografia non è mai rappresentazione della realtà; come dici tu, è "interpretazione". Come per qualsiasi altro linguaggio, la fotografia necessita di un codice, e nel momento in cui la realtà viene codificata è già stata cambiata. A livello pratico, poi, ci sono troppi fattori soggettivi: la scelta dell'istante, del soggetto, della focale, del colore...dopo tutti questi passaggi come si può ancora parlare di riproduzione del reale? Questo è un discorso che poteva aver senso a metà '800; il fatto che venga tirato fuori ancora oggi fa capire quanto questo mezzo sia ancora incompreso.

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  2. Non sono sicuro che oggi sia così incompreso. Ricordati che le generazioni come la nostra, sono cresciute, volenti o nolenti, di fronte a schermi 2d, finestre sul mondo. veritiere e fasulle. Siamo talmente assuefatti dall'immagine bidimensionale che non ci poniamo più il quesito se ciò che stiamo guardando sia vero o falso. La tv è una macchina diabolica da questo punto di vista. Secondo me, più che la fotografia, è essa ad essere ancora incompresa. La fotografia ha avuto l'impatto della digitalizzazione, che rende un'immagine meno vera a priori, per la maggior parte delle persone. Mentre la Tv, ancora oggi, viene interepretata come realtà da molti (non da tutti). Es: caso Ruby. Nonostante al telefono nelle intercettazioni si sia detto apertamente che lei abbia chiesto fior di soldoni al nostro caro presidente, per mentire, essa (pronome voluto) si è presentata ugualmente in Tv per smentire, raccontare la sua tragica vita (credo che gliela abbia scritta un autore di favole per bambini), e dichiarare spudoratamente il falso. Questo è sintomo di male interpretazione della realtà, distorsione e manipolazione, a proprio uso e consumo. Ma per molti Ruby è una poveretta con una tragica vita e pure innocente. Così come il suo datore di lavoro, il caro presidente.
    La fotografia ha già passato quel livello. E' andata oltre. Adesso ci si chiede a priori, ma è vera o è ritoccata? Prima ancora di guardare la fotografia stessa.


    p.s. a morte Signorini.
    p.p.s la TV ha i giorni contati

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